Storie e spazi di migrazione – CEL 2021
La domanda che nasce dalla solitudine
I progetti Community Engaged Learning offrono agli studenti la possibilità di utilizzare le loro conoscenze accademiche come strumento critico per studiare e risolvere domande e problematiche formulate da agenti nella società. Durante il corso Migrazioni al Plurale studenti e professori hanno collaborato con l’Associazione italiana – ACLI Utrecht per affrontare una di queste sfide. Durante la pandemia molte persone, soprattutto anziane, sono state isolate e ristretto il contatto con parenti e amici. E’ soprattutto in questi momenti che la lontananza da casa e dalle proprie radici si fa sentire. L’Associazione italiana – ACLI Utrecht, punto di riferimento per gli italiani all’estero, ha captato questo problema e formulato la domanda sui cui si concentra il nostro progetto CEL:
‘come far fronte all’isolamento e stimolare senso di comunità tra i migranti italiani di prima generazione?’
Il progetto:
Ispirato alla raccolta di novelle di Boccaccio, il Decamerone, il progetto si propone di raccogliere le storie dei migranti italiani di prima generazione e di riprodurle sotto forma di filmati. I racconti dei migranti italiani sono narrati in lingua italiana e fanno luce sugli aspetti culturali, linguistici, sociali e personali della loro esperienza migratoria in Olanda. I partecipanti e le loro storie, tanto varie quanto simili, fanno da portavoce di tante altre storie di migrazione ed integrazione. I video, raccolti nella pagina ‘Prodotto CEL’ di questo sito, saranno accessibili ad altri italiani residenti in Olanda, i quali, rivedendo alcuni tratti della propria esperienza nei racconti dei partecipanti potranno rivivere tratti del loro passato e presente, rafforzare la memoria comune e sentirsi più vicini ai propri connazionali e alle loro radici.
Un prodotto per unire, condividere…e studiare :
Il corso Migrazioni al Plurale fornisce conoscenze e prepara gli studenti ad analizzare le variazioni linguistiche e prodotti culturali. Le narrazioni dei migranti raccolte per il CEL rappresentano un’interessante fonte di informazioni sia sull’eredità culturale italiana che sullo sviluppo e interferenze della lingua parlata da espatriati. Gli studenti avranno l’opportunità di applicare e approfondire le conoscenze di linguistica e studio culturale analizzando i contenuti dei racconti e la lingua usata dai partecipanti.
L’uso degli articoli, vocaboli, struttura delle frasi, influenze dalla lingua Olandese o dai dialetti regionali italiani…cosa suggeriscono questi aspetti riguardo l’identità dei nostri partecipanti? Cosa indicano queste scelte, spesso inconsce, rispetto al loro atteggiamento verso l’Olanda e l’Italia? Queste domande guidano le ricerche degli studenti presentate sulla pagina ‘Prodotto CEL’.
Gli attori coinvolti:
Associazione italiana – ACLI Utrecht:
L’associazione Italiana di Utrecht, è un’associazione di e per gli immigrati italiani e le loro famiglie. In sinergia con le ACLI Olanda ed il Patronato ACLI Olanda, dagli anni ’60 attive in Olanda, promuove solidarietà, aggregazione sociale, cultura Italiana, la formazione e l’informazione, iniziative culturali e di beneficenza per la comunità Italiana nei Paesi Bassi.
Team di Migrazione al Plurale:
Il team di Migrazioni al Plurale 2021 è composto da otto studenti, 3 professori, 1 assistente e diversi partner sociali esperti in storytelling e videomaking. Durante i tre mesi del corso gli studenti hanno acquisito conoscenze in linguistica e comunicazione interculturale, e competenze in video making, editing e storytelling. Le nozioni e abilità apprese hanno consentito loro di riflettere sulla domanda del CEL, stimolare i partecipanti a condividere le proprie storie e raccontarle in un video-progetto di storytelling.
I migranti italiani:
Frequentatori dell’ACLI fin dagli albori, fondatori della Casa degli Italiani e amici di lunga data: Gianni, Massimo, Filippo e Andrea hanno collaborato con gli studenti per il progetto CEL. Hanno storie ed esperienze molto diverse, i nostri partecipanti, ma fanno tutti parte della prima generazione di italiani emigrati in Olanda attorno agli anni ’60. Come emerso nei video-interviste, Gianni, Massimo, Filippo ed Andrea vivono ed esprimono la propria italianità differentemente e trovano ancora spazi ed occasioni per ritrovarsi con i propri connazionali.